25 aprile: Festa della Liberazione d'Italia


Sapete che in Italia oggi ognuno di noi è LIBERO di poter dire ciò che pensa (sempre in modo educato), anche se il proprio pensiero è diverso dagli altri?

C’è stato un periodo della Storia in cui queste libertà non esistevano più e fu proprio il 25 aprile 1945 il giorno in cui il popolo italiano riuscì a riconquistare queste e molte altre libertà, tanto che ogni anno in questa data è festa nazionale.




Per capire bene cos’è successo, però, dobbiamo fare un passo indietro e ricordare alcune cose di cui abbiamo già parlato.

Nel 1945 molti Stati erano in guerra da più di cinque anni: la Seconda Guerra mondiale
Il Nord dell’Italia era occupato dall’esercito tedesco ("nazisti"), che obbediva al dittatore tedesco Adolf Hitler, il quale aveva tolto la libertà al suo popolo e voleva eliminare gruppi di persone che lui chiamava “razze inferiori”.
Anche in Italia c’era qualcuno che dava ragione a Hitler: queste persone venivano chiamate “fascisti” ed erano guidati dal dittatore italiano Benito Mussolini. Nessuno poteva opporsi alle loro decisioni, né criticarle o dichiarare di non essere d’accordo.

In quel periodo diverse persone cercarono di aiutare l’Italia a liberarsi da questa situazione, come l’esercito dell’America e quello dell’Inghilterra, ma anche i Partigiani, cioè cittadini italiani che volevano impegnarsi per salvare l’Italia e renderla un Paese libero, in cui ciascuno potesse dire ciò che pensava senza paura e potesse partecipare alla vita dello Stato.
I Partigiani erano contrari a ciò che stava accadendo e guidarono il popolo italiano a RESISTERE per un futuro libero.

Il 25 aprile 1945 i tedeschi e i fascisti furono sconfitti e in quella data, a Milano e in altre città, tutti scesero nelle strade per liberare l’Italia dall’occupazione e dalla guerra. Furono proprio i partigiani a guidare questa “rivolta”.
Da quella volta ogni anno festeggiamo questa data, per ricordare da dove viene la libertà del popolo italiano.

 


"Bella ciao" è un canto popolare partigiano, simbolo della Resistenza italiana:




#iorestoacasa: 
Cosa significa resistenza? 
Resistere è la capacità di sopportare condizioni avverse e contrarie; la capacità di sostenere la fatica; la capacità di opporsi agli altri.

Non possiamo andare a trovare nonni e parenti, non possiamo giocare nei parchi con i nostri amici, non possiamo andare a scuola, eppure resistiamo dentro le nostre case sopportando questa situazione perchè sappiamo che è l'unico modo per proteggere noi stessi e gli altri.



Oggi tutti noi siamo chiamati all’impegno e alla fatica per poter un domani tornare ad abbracciare le persone a cui vogliamo bene, passare del tempo con i nostri amici e ritornare tra i banchi di scuola.

In questo giorno in cui ricordiamo il sacrificio di tutti  i Partigiani per la nostra libertà, ricordiamo anche medici, infermieri, forze dell’ordine e tutti coloro che anche in forma gratuita sono in prima linea per sconfiggere il nuovo Coronavirus e permetterci di nuovo di riabbracciarci.

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