Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera


Oggi, 17 marzo, è la “Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera”, con cui si festeggia un compleanno davvero speciale: il compleanno dell’Italia, che oggi compie 159 anni!

Il 17 marzo 1861 è stata proclamata l’Unità d’Italia, che ha permesso la formazione dello Stato italiano. Fino a quella data, infatti, il territorio della nostra penisola era formato da tanti regni e stati diversi, con leggi e lingue differenti.
Come studierete quando sarete più grandi, l’unione di questi piccoli stati non è avvenuta dall’oggi al domani, ma è stato un processo molto lungo.

Come sapete, alcuni dei simboli dello Stato italiano sono la bandiera e l’inno.

Bandiera:

Nella Costituzione della Repubblica Italiana si legge: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni». Il colore vicino all’asta che sorregge la bandiera è sempre il verde.

   Ma perché sono stati scelti proprio questi colori?

  • Verde = colore delle nostre pianure;
  • Bianco = colore delle nevi delle nostre cime;
  • Rosso = colore del sangue versato dai nostri soldati per l’unione della nostra terra.

Spesso, ad esempio nelle scuole, potreste vedere la bandiera italiana esposta insieme ad altre bandiere, come quella europea.

Poiché la bandiera rappresenta l’intera nazione, i suoi valori e la sua storia, è importante averne cura, perciò non è consentito rovinarla, tagliarla o scriverci sopra. Pensate che addirittura c’è una regola per la sua esposizione: di solito non viene innalzata prima che sorga il sole e viene ammainata (cioè abbassata) prima del tramonto. Infatti durante la notte, se il luogo non è abbastanza illuminato, non viene esposta.
Inoltre, se le condizioni meteorologiche non sono buone, è necessario ammainarla per non rovinarla.


Inno d'Italia:

Questo è invece l’Inno d’Italia, conosciuto come "Inno di Mameli" o “Il Canto degli Italiani”:


Il testo fu scritto dal poeta Goffredo Mameli nel 1847, mentre la musica fu composta poco dopo dal musicista Michele Novaro. È diventato ufficialmente il nostro inno nel 1946.
 
Questa è la spiegazione del ritornello:
Italiani, siamo tutti fratelli. La nostra nazione si è svegliata e si è messa sul capo l’elmo di Scipione l’Africano, il condottiero romano che sconfisse Cartagine. È destinata a vincere perché erede di Roma antica che è sempre stata vittoriosa (nell’antichità la vittoria è rappresentata da una dea alata con lunghi capelli). Perciò uniamoci come un esercito in battaglia, disposti anche a morire per l’Italia.
 
Fonti: 
  • www.senato.it
  • www.quirinale.it
  • Decreto del Presidente della Repubblica del 7 aprile 2000, n. 121, che regolamenta l’uso delle bandiere italiana ed europea

Commenti